"Ci siamo nell’emergenza, vogliamo esserci anche dopo!”. È l'appello lanciato da don Gianni Mattia (cappellano ospedaliero al “Fazzi) e dai volontari dell’Associazione “Cuore e mani aperte”: “Abbiamo trovato il modo di reinventarci e di manifestare vicinanza in questa fase, ma guardiamo anche al post emergenza”.



Dopo quasi 15 anni di attività di volontariato e carità, grazie al fondo di solidarietà l’Associazione riesce ad offrire all’unità di terapia intensiva neonatale.
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L'Associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre - Onlus" dona un’Isola neonatale al reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale leccese
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Quando si mette in circolo una robusta rete di solidarietà, nulla è impossibile.
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