La nascita di un figlio è un evento che porta con sé molti cambiamenti nella vita di una donna e/o di una coppia. Non sempre la notizia di una nuova vita è vissuta con gioia. A volte l’incertezza economica dovuta a un’instabilità lavorativa, alla presenza di altri figli, alla mancanza di una relazione stabile e/o di una lacunosa rete familiare di supporto può indurre a intraprendere la strada dell’aborto.

Certamente non si può imporre a una donna di essere madre o alla coppia di diventare genitori, ma è possibile informarla/li sulle possibili alternative all’IVG.
La legge italiana, infatti, prevede la possibilità di partorire in ospedale, in sicurezza e nell’anonimato, senza riconoscere il piccolo, che verrà affidato alle cure di una famiglia disposta ad accoglierlo.
Rispetto al passato sono stati compiuti notevoli passi in avanti in quest’ambito.

L’approvazione della Legge n. 194 del 22 maggio del 1978, riguardante le “norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza”, non solo è riuscita a contrastare il fenomeno degli aborti clandestini, ma ha registrato, nel corso degli anni, un’importante riduzione delle pratiche di IVG. Da un recente studio, condotto dal Ministero della salute, è emerso che nonostante ogni anno in tutte le regioni italiane sempre meno donne facciano ricorso alla pratica dell’aborto, nella parte meridionale del territorio nazionale, in particolar modo in Puglia, si continua a registrare un numero elevato di IVG.

I dati più rilevanti riferiti all’aborto riguardano soprattutto donne in età compresa tra i 25 e i 35 anni prevalentemente di origine straniera, sebbene quest’ultimo fattore sia in progressiva diminuzione.

L’idea progettuale “Adotta una culla”, promossa dall’Associazione Cuore e Mani aperte OdV, nasce dalla convinzione di difendere il valore della vita, soprattutto di coloro che non hanno la possibilità di decidere. L’obiettivo è di sostenere la donna e/o la coppia in una scelta consapevole, fornendo una valida alternativa all’aborto, optando per la vita del bambino.

Le persone che aderiranno all’iniziativa, mediante contatto diretto con l’Associazione proponente, avranno la possibilità di offrire alle gestanti e ai bambini un sostegno che permetta loro di affrontare le spese relative ai controlli medici oltre che a tutte le esigenze dei primi mesi di vita.

L’iniziativa garantisce il pieno anonimato della donna e del bambino, oltre che del donatore a cui sarà comunicato solo il giorno della nascita e il nome del piccolo.

Adotta una culla abbraccia la cultura della vita, dell’attenzione dell’altro che si trova in condizioni di fragilità, ma soprattutto, dell’attenzione verso il nascituro, il più fragile di tutti.

Azioni previste:

  • Informare la donna e/o la coppia circa le possibili alternative alla pratica dell’interruzione volontaria della gravidanza presenti in Italia.
  • Informare la donna e/o la coppia sulla rete dei Servizi materno infantili presenti sul territorio.
  • Sensibilizzazione presso gli studi di Medici di Medicina Generale e Consultori Familiari.
  • Attivazione della rete dei Servizi Socio Sanitarie per l’implementazione delle successive pratiche dell’adozione.
  • Assistenza medica rivolta:
  • alle gestanti fino alla nascita del bambino;
  • al neonato fino al compimento del 9° mese di vita.
  • Sostegno economico che aiuti la donna e/o la coppia, che decide/decidono di non interrompere il percorso della gravidanza, con l’obiettivo di garantire un supporto necessario durante il periodo della maternità.
  • Sostegno economico post partum fino ai primi 9 mesi di vita del nascituro, periodo che può protrarsi a discrezione del donatore, che miri a far fronte alle necessità del bambino.
  • Generi di prima necessità: latte, pannolini, saponi, creme e tutto l’occorrente per soddisfare le esigenze del piccolo.

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