"Ci siamo nell’emergenza, vogliamo esserci anche dopo!”. È l'appello lanciato da don Gianni Mattia (cappellano ospedaliero al “Fazzi) e dai volontari dell’Associazione “Cuore e mani aperte”: “Abbiamo trovato il modo di reinventarci e di manifestare vicinanza in questa fase, ma guardiamo anche al post emergenza”.



Nella cattedrale di Lecce, con la partecipazione del direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, si è ritrovato il mondo della sanità salentina che opera in diocesi, per celebrare il Giubileo Oronziano.
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L’apparecchiatura permetterà di trattare chirurgicamente i piccoli pazienti in maniera meno invasiva e con un approccio più dolce.
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L’Associazione, negli ultimi anni, ha sviluppato una sempre maggiore attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri che numerose ricerche dimostrano ormai come fondamentale all’interno di un percorso di salute.
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