Situato nel Polo Oncologico “Giovanni Paolo II” di Lecce, lo Spazio Benessere garantisce trattamenti estetici gratuiti a donne e uomini colpiti da patologie oncologiche. Alla sofferenza fisica legata alle cure chemioterapiche/radioterapiche, infatti, spesso si aggiungono disagi dovuti alle conseguenze estetiche di tali trattamenti, che possono a loro volta, costituire un deterrente alla guarigione o, talvolta, ritardarla. Ormai da anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute come uno stato di completo benessere bio-psico-sociale, abbracciando una definizione olistica che considera l’essere umano come un tutt’uno, in cui, dunque, ogni componente è determinante per l’altra e se una dovesse andare incontro a un malfunzionamento anche le altre ne risentirebbero, in un reciproco influenzarsi.
Dunque, per queste persone la caduta della propria immagine e la conseguente spiacevole alterazione del vissuto corporeo non possono che comportare a livello psicologico dubbi nella capacità di mantenere un ruolo attivo nei legami affettivi. Per non parlare della sickness, ossia del modo in cui gli altri le percepiscono, le guardano, le scrutano coi loro sguardi a metà strada tra la curiosità morbosa e l’atteggiamento compassionevole.
Se chirurgia, radio e chemioterapia hanno crescente successo, il loro carattere sempre più invasivo tende ad aumentare gli effetti secondari a livello cutaneo: caduta di capelli, sopracciglia e unghie, gonfiori, cicatrici, perdita di funzionalità fisiologiche, infiammazioni, macchie, xerosi, prurito, desquamazioni, alterazioni ungueali, rash cutanei, sindrome mano piede, fotosensibilità, ecc. D’altra parte, il personale sanitario si focalizza giustamente più sulla patologia che non sulla persona nel suo complesso psicosomatico. Presso lo Spazio Benessere un’estetista qualificata APEO (Associazione Professionale Estetica Oncologica) effettua trattamenti in grado di proteggere la cute dalle tossicità, risolvere inestetismi e lenire fastidi e irritazioni; fermo restando che la cura della patologia resta di esclusiva competenza delle professioni sanitarie.
In definitiva, “A Sua Immagine” intende restituire la dignità di persona a queste donne e questi uomini messi a dura prova nel fisico e nello spirito.